TESTIMONIAL STORICO 2011
Francesco Martinengo Colleoni
L’anno 1548, in una stanza al primo piano dell’edificio che si trova nell’attuale Piazza Mons. Radici a Scanzo, già sede della Biblioteca e dell’associazione Produttori Moscato di Scanzo, nasceva Francesco Martinengo, primogenito del Conte Bartolomeo Martinengo e di donna Paola da Ponte.
La trisavola di Francesco era Ursina Colleoni, sposa di Gherardo Martinengo, figlia del grande Condottiero. Per tale motivo i discendenti di Gherardo potevano fregiarsi del cognome di Martinengo Colleoni. Francesco, ancora molto giovane, entrò in servizio per casa Savoia partecipando, a fianco del principe Emanuele Filiberto, alla vittoriosa battaglia di S. Quintino (Fiandre 1557/58).
Nominato comandante di alcuni reparti della milizia nazionale, partecipò, a soli sedici anni, all’assedio di Malta, cinta d’assedio dalla flotta di Solimano. A diciannove anni fu inviato alla testa delle truppe piemontesi in soccorso del re di Francia Carlo IX; per il suo comportamento e senso strategico in battaglia fu nominato prima Consigliere di Guerra, poi Luogotenente Generale e infine divenne Governatore del Piemonte. Con il consenso dei Savoia, memori delle origini del condottiero (Scanzo era allora parte della repubblica Veneta), Francesco passò nel 1598 al servizio della Repubblica di Venezia con il titolo di Generale della cavalleria del Serenissimo Dominio.
Partecipò in seguito alla vittoriosa battaglia dei Grigioni, venne nominato Ispettore delle Fortezze e Comandante della Piazza di Bergamo.
Ormai anziano si ritirò nel suo castello di Cavernago, dedicandosi a riorganizzare i propri possedimenti agricoli.
Acquistò la roggia Pradalunga e riorganizzò il corso della roggia Borgogna (1605), rendendo irrigui 1.660.000 ettari di terreno.
Morì a Bergamo, in via Porta Dipinta, il 3 febbraio 1622.